In un contesto di profonda incertezza economica e sociale, aggravata dalle recentissime sfide globali, il governo italiano si appresta a varare una manovra urgente per sostenere gli investimenti produttivi e innovativi delle imprese in chiave ecologica, con una dotazione di 5.5 miliardi di euro.
Si tratta di un intervento straordinario e necessario per favorire la transizione ecologica e digitale del tessuto industriale nazionale, in linea con la visione europea di rinnovare il piano Transizione 4.0, evolvendone le caratteristiche ma anche il nome: Industria 5.0.
La manovra prevede il rafforzamento di incentivi fiscali per l’acquisto di beni strumentali, software e servizi legati alla digitalizzazione e alla green economy tramite l’ipotesi di due linee di finanziamento: la prima dovrà aggiornare in chiave “verde” l’attuale piano Transizione 4.0 mentre la seconda introdurrà un incentivo denominato Impresa ESG, che premia le imprese che realizzano gli obiettivi ambientali, sociali e di governance tra cui la parità di genere, che permette già da adesso di ottenere vantaggi previsti nei bandi di finanziamento per le imprese nonché dello sgravio dell’1% sui contributi previdenziali Inps.
Si noti – per inciso – che la realizzazione del piano e la conseguente erogazione degli incentivi dipendono dalla trattativa dell’Italia con l’Unione Europea sul piano REPowerEU.
Si tratta comunque di un’opportunità unica per rilanciare l’economia italiana in chiave verde e digitale, ma anche di una sfida complessa che richiede una forte collaborazione tra il governo italiano e le istituzioni europee.