MODIFICHE AL PIANO TRANSIZIONE 5.0: CUMULABILITà E SEMPLIFICAZIONE
Dopo una lunga attesa sono arrivate le prime modifiche al Piano Transizione 5.0, che ad oggi si trova in fase di stallo, avendo le imprese prenotato crediti d’imposta per poco più di 152 Milioni di Euro su una dotazione finanziaria di 6,3 Miliardi.
Con l’emendamento il Governo punta a dare una nuova spinta al Piano 5.0, anche se mancano importanti modifiche attese dalle imprese, come la mini proroga del termine degli investimenti e l’aumento delle aliquote.
Vediamo ora le principali novità:
MAGGIORAZIONI PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
NORMATIVA PRECEDENTE:
Maggiorazioni previste solo per gli impianti fotovoltaici di tipo b) e c) previsti dal decreto legge 9 dicembre 2023 n. 181, rispettivamente:
Tipo b): maggiorazione al 20%
Tipo c): maggiorazione al 40%
COSA CAMBIA CON LE MODIFICHE AL PIANO 5.0:
Maggiorazioni per tutte le tipologie di pannelli fotovoltaici previsti dal decreto legge 9 dicembre 2023 n. 181, in particolare:
Tipo a): maggiorazione al 30%
Tipo b): maggiorazione al 40%
Tipo c): maggiorazione al 50%
RIDUZIONE DEGLI SCAGLIONI DI INVESTIMENTO
NORMATIVA PRECEDENTE:
Tre scaglioni di investimento:
- fino a 2,5 Milioni di Euro (aliquote al 35%, 40%, 45% a seconda del risparmio energetico conseguito);
- Da 2,5 a 10 Milioni di Euro (aliquote al 15%, 20%, 25% a seconda del risparmio energetico conseguito);
- Da 10 a 50 Milioni di Euro (aliquote al 5%, 10%, 15% a seconda del risparmio energetico conseguito).
COSA CAMBIA CON LE MODIFICHE AL PIANO 5.0
Due scaglioni di investimento:
- Fino a 10 Milioni di Euro (aliquote al 35%, 40%, 45% a seconda del risparmio energetico conseguito);
- Da 10 a 50 Milioni di Euro (aliquote al 5%, 10%, 15% a seconda del risparmio energetico conseguito).
SEMPLIFICAZIONI PER LA SOSTITUZIONE DI MACCHINARI OBSOLETI
NORMATIVA PRECEDENTE:
Nessuna semplificazione prevista.
COSA CAMBIA CON LE MODIFICHE AL PIANO 5.0
Se il progetto di investimento prevede la sostituzione di beni materiali interamente ammortizzati da almeno 24 mesi, si potrà accedere automaticamente al primo scaglione di aliquote del credito d’imposta.
Si presume infatti che la sostituzione di macchinari che hanno almeno 9 anni di attività, permetta all’impresa di raggiungere i requisiti per entrare nella prima fascia di efficientamento, quindi non sono richiesti ulteriori calcoli.
Resta ferma la possibilità di dimostrare una contribuzione al risparmio energetico superiore per poter accedere agli scaglioni più alti.
CUMULABILITÀ
NORMATIVA PRECEDENTE:
Esclusa la cumulabilità con il credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica e con altre agevolazioni previste nell’ambito dei programmi e strumenti dell’Unione europea.
COSA CAMBIA CON LE MODIFICHE AL PIANO 5.0
Cumulabilità con il credito d’imposta ZES e con tutte le misure agevolative, comprese quelle finanziate dai fondi europei (es: PNRR e POR-FESR), a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.
Sono attese inoltre in settimana nuove FAQ per chiarire ulteriori punti controversi.