
2026: VERSO UN NUOVO INCENTIVO UNICO?
Negli ultimi anni tantissime imprese italiane hanno usufruito di importanti agevolazioni mirate a sostenere gli investimenti in beni strumentali, con lo scopo di migliorare i processi di innovazione tecnologica, digitalizzazione ed efficientamento energetico: dall’iper e superammortamento, all’Industria 4.0 fino ad arrivare al più recente Piano Transizione 5.0, parliamo sicuramente di misure che hanno avuto un ampio successo.
Tuttavia, la frammentazione degli incentivi e la continua modifica di normative, modalità di accesso alle agevolazioni, documentazione, ha spesso creato confusione tra le imprese, che trovano sempre più difficile pianificare gli investimenti a causa di tali incertezze.
Già da tempo circolano voci su una probabile -e auspicabile- semplificazione dei crediti d’imposta. Pare infatti che il Governo stia lavorando a un nuovo incentivo unico, che verrà attivato probabilmente nel 2026, e che avrà lo scopo di facilitare l’iter burocratico, ridurre i vincoli tecnici, e rendere di conseguenza la misura più facilmente accessibile alle imprese italiane.
Le anticipazioni parlano di un credito d’imposta basato su due sole aliquote, una a sostegno di investimenti in beni 4.0, l’altra destinata agli investimenti 4.0 in grado di produrre efficientamento energetico.
Non si hanno ancora notizie in merito ad altre questioni importanti, come la dotazione finanziaria destinata alla misura, la possibilità di cumulo con altri incentivi, la durata e, aspetto fondamentale, la probabile revisione degli investimenti ammissibili, che potrebbero essere ampliati rispetto a quelli attualmente presenti negli allegati A e B che definiscono i beni agevolabili in Transizione 4.0 e 5.0.
Per questo, molti tecnici ed esperti ritengono improbabile che si riuscirà a inserire il nuovo incentivo nella Legge di Bilancio 2026.
Il nuovo incentivo unico potrebbe in ogni caso rappresentare un ottimo strumento per le imprese italiane, per promuovere la doppia transizione ecologica e digitale, e aumentare di conseguenza la propria competitività a livello europeo.
Autrice: Dott.ssa Valentina Gualdi (Responsabile centro studi di finanza agevolata)